Caos a Modena, l’azionariato popolare non conclude l’acquisto della società. Fallimento ad un passo

Non c’è pace e non c’è fine. La centenaria storia calcistica del Modena continua a riservare colpi di scena. Sono veri e propri botti che, però, non stanno portando a nulla se non ad una lenta ed inesorabile fine. Una lunghissima agonia che sta mettendo in scacco tutto il girone B di serie C.

Dopo il passaggio di proprietà tra Caliendo e Taddeo sembrava si potesse riscrivere le sorti di un club fortemente in crisi ma non ancora condannato. I 5,5 milioni (circa) di euro di debiti sono una montagna di quattrini certo, ma ci sono società molto più indebitate che continuano senza particolari difficoltà il loro campionato, ad esempio il Vicenza con i suoi 13,8 milioni. L’arrivo di Taddeo alla guida del club emiliano è stato praticamente nullo sotto il profilo della risoluzione della crisi. Stadio chiuso con sfratto esecutivo e squadra indiavolata per il mancato pagamento degli stipendi da luglio ad oggi. Con queste premesse è difficile pronosticare come finirà, quello che è certo è che se non si trovano SUBITO 170 mila euro da dare al comune per far riaprire le porte dello stadio Braglia e circa 500 mila euro per pagare giocatori e staff la fine sarà certa. Come se non bastasse il Modena ha già saltato 3 partite dei campionato e alla prossima scatterà inesorabilmente la radiazione dal campionato. A queste condizioni se qualcuno fosse davvero intenzionato a salvare la società non potrebbe più indugiare, i tempi non sono stretti, di fatto non ce n’è più. 

Sembra che a salvare la situazione possa essere Carmelo Salerno, importante imprenditore modenese già in contatto con Caliendo nei mesi scorsi, quando quest’ultimo giocò al rialzo durante la trattativa. E’ chiaro che in questo momento, un imprenditore che conosce bene il mondo della finanza, sa che la situazione non è affatto favorevole ma che con un fallimento pilotato e successiva ripartenza dalla serie D diventerebbe un vero e proprio affare.

I tifosi dunque dovranno trattenere ancora il fiato, incrociare le dita e sperare che qualcuno paghi, ma il campionato incombe e bisogna necessariamente pensare alla prossima trasferta di Santarcangelo, non si sa ancora se e chi scenderà in campo dal mmento che i giocatori della prima squadra sono in scipero come dichiarato anche dall’Aic. C’è dunque l’ipotesi di vedere in campo la formazione Berretti che in queste ore sembra prendere sempre più corpo.