Tutto come previsto, Berlusconi voleva Brocchi al Monza e così è stato. Esonerato Zaffaroni

Quando si dice che il calcio è uno sport ingrato. Non bastano passione, doti e profonda conoscenza del settore, ci deve anche essere attorno a te uno scudo invisibile rivestito di stima, simpatie e piacevolezza altrimenti nessuno ti può salvare alla prima difficoltà. 

Non bastano promozioni storiche, accompagnate da risultati al di sopra delle più rosee aspettative. Quello che riguarda il passato, dopo il 30 giugno di ogni anno, viene messo dentro ad uno scatolone come se fosse materiale da cantina. Quando ad un allenatore si chiedono risultati tra le righe gli si dice anche che se non dovessero arrivare riceverà il benservito come l’ultimo della classe. Se poi al timone c’è un Presidente dal passato illustre, abituato a volare in tutto il mondo per vedere vincere la propria squadra, be allora li è davvero dura. La serie C non è la Champions League, qui gli stimoli te li può dare solo l’allenatore, senza pubblico, senza televisioni e senza gloria, o è il giocatore stesso che trova qualcosa dentro di se oppure la domenica quando vai in campo rischi la figuraccia che ricade poi immancabilmente sulle spalle dell’allenatore. 

Quella di Marco Zaffaroni è una storia che va raccontata, chiamato a risollevare le sorti di una società devastata dal fallimento e ripartita grazie alla passione di un imprenditore locale, riporta i brianzoli in serie C e sfiora la doppia promozione con un quarto sposto che sembra già un miracolo. All’inizio di questa stagione, la terza per lui, il Monza gioca bene, vince, convince ed è in vetta alla classifica. Poi arriva il passaggio di proprietà, ai tifosi non sembra vero, arrivano Berlusconi e Galliani che hanno fatto del Milan il club più titolato al mondo. Prima dell’insediamento, però, si parla già di Brocchi come nuovo allenatore del Monza, i tifosi molto legati al loro tecnico dimostrano grande fiducia e attaccamento a Zaffaroni e il cambio in panchina salta. Da allora si sono giocate 5 partite e le cose, inspiegabilmente, sono cambiate. il bottino è di 2 pareggi e 3 sconfitte, come già detto il calcio è uno sport ingrato e questo basta a far esonerare l’allenatore della rinascita per far arrivare Brocchi, pronto da tempo a subentrare. 

Questa la bella lettera inviata a Zaffaroni da un tifoso:

‘Un grazie enorme a Marco Zaffaroni, grazie per questi tre anni dove ci ha fatto gioire e sperare, esultare e sognare, ci hai ridato dignità, ci hai fatto indossare un tricolore e portato ad un passo dalla B’. Questo il commento di Fausto Marchetti, leader dei Sab.

‘Per noi chi ti abbiamo seguito in ogni campetto di provincia – ha proseguito il portavoce della Curva Sud rivolgendosi a ‘Zaffa’ – e ti abbiamo visto in campo da nord a sud è un pezzo di cuore che se ne va, veloce come la tua corsa verso di noi a Sassuolo. Sapevamo che il cambio societario avrebbe potuto essere il preludio di molti cambiamenti e il calcio non lascia troppo spazio al passato, a pagare è sempre il mister quando la squadra non gira e 5 partite negative per il nuovo monza che ha forti ambizioni sono tante. Grazie di tutto Marco, uomo vero ancor prima che serio professionista’.